Arti & Mestieri
33
(Electromantic Music)
Ricordi e memorabilia. Il cofanetto, intitolato semplicemente “33” (Electromantic), degli “Arti & Mestieri” è uno dei più originali omaggi ad una stagione musicale, che sicuramente farà felici gli appassionati ed i collezionisti del rock progressive italiano. Un mix di multimediale ed “artigianato” (il contenitore che riunisce i vari componenti del cofanetto è confezionato e assemblato a mano) per ricordare i 33 anni di questa attiva prog-band di Torino ma anche per ricordare il 33 giri, il supporto di vinile emblema del suono vintage degli anni Settanta.
“Tilt: immagini per un orecchio”: così si intitolava il primo disco. Era il 1974 e gli “Arti & Mestieri” erano un altro figlio vivace di madre Cramps. L’imbuto che vola nel cielo di Magritte, raffigurato sulla copertina dell’ellepi dell’epoca, introduceva ad un jazz-rock elettrico,complesso e corposo… Gli “Arti & Mestieri” erano, con gli Area ed i Perigeo, il vertice di una stagione jazz-rock, che saldava e superava gli steccati. Hanno delineato il suono della Torino progressive, la saldatura tra fantasia e tensione; jazz, rock, fusion un sound “nuovo”, originale e travolgente. Il debutto al Parco Lambro, la Woodstock italiana
La formazione nel 1973-74 era composta da Beppe Crovella (tastiere), Gigi Venegoni (chitarre), Furio Chirico (batteria), Arturo Vitale (sax), Giovanni Vigliar (violino), Marco Gallesi (basso), Raffaello Palma (factotum); a loro nel 1975 si unì il vocalist Gianfranco Gazaun ensemble che faceva faville.
Sono stati realizzati negli ultimi anni cofanetti celebrativi dedicati ai trentennali di alcune delle più interessanti band dei ‘70: Biglietto per l’Inferno, Metamorfosi… ma senz’altro questo degli Arti & Mestieri li supera tutti, per particolarità, grafica e ricchezza dei contenuti. Veramente un piccolo grande oggetto di culto.
L’omaggio al “trentatrennale” ed al long-playing è quasi maniacale. Un’ossessione.
Nella scatola ci sono due dvd con 33 filmati, un cd con 33 tracce, un libro a formato copertina di un 33 giri, con 33 capitoli, un 33 giri vero e proprio (che non poteva mancare in questa fulgida celebrazione del vinile)
A ripercorrere la storia del gruppo un lp, che ha una bonus track, “Gravita 9,81”, sul lato B. E proprio la bonus track ad attirare l’attenzione maggiore perché è la sua primissima registrazione; per inciso, è la prima volta che una traccia fantasma appare su vinile
Il cd propone brani che sono “gemellati” ognuno al relativo ricordo (riportati sul libro).
Molte le chicche e le curiosità del compact. Ne citiamo solo alcune: “Comin’ here to get you” (1973), è la prima registrazione del brano escluso da “Tilt” ma diventato negli anni un brano fisso nelle esibizioni dal vivo; “Via De Amicis” (1974) dedicato alla strada dove aveva sede la Cramps con sovraincisioni estratte da un’intervista radiofonica dell’epoca al chitarrista Gigi Venegoni; il recente “Vorrei essere pensiero” (brano del 2004) pensato per il Festival di Sanremo; “La Piramide” (1975) è la prima song della band che è anche un’anticipazione del tema principale del nuovo disco di prossima uscita (una saldatura tra passato e presente
Nei dvd filmati di ieri (tra cui il video di “Valzer per domani” del 1974) e di oggi, performance e backstage
E che bello il libro! Un puzzle di ritagli, ricordi, testimonianze, foto Si parla del gruppo ovviamente ma anche della Cramps e di Gianni Sassi, della scena torinese, del Parco Lambro; fino ad arrivare all’oggi della band, ai formidabili tour in Messico e Giappone, proiettandosi nel futuro, nell’album che verrà. Il nuovo cd “Piramidi – quadri di un’esplorazione” sarà un concept ispirato al libro del giornalista Marco Zatterin (che ha scritto anche i testi della suite) dedicato a Belzoni, l’uomo che svelò i misteri dell’Egitto dei faraoni (il libro del corrispondente da Bruxelles del quotidiano “La Stampa” è uscito recentemente in una rinnovata edizione per Il Mulino Editore).
Il cofanetto è ricco di gadget: un imbuto cartonato (come avvenne in “Tilt”, una fotocartolina della band autografata, un omaggio personalizzato per ogni acquirente, una bonus card per download gratuiti. D’altronde il segreto di questo cofanetto è nell’immagine (presente in tutte le pagine del libro) dell’imbuto che, come una lancetta, segna l’ora sull’orologio-vinile; segna lo scorrere temporale ma diventa anche macchina del tempo che ci riporta indietro o in avanti.
Gaetano Menna